Pamela, Ginia e “la bella estate”. Figure dell’artista fra Cialente e Pavese

Autori

  • Francesca Rubini Sapienza Università di Roma

Abstract

The long story Pamela o la bella estate (1935) by Fausta Cialente and the novella La bella estate (1940, published in 1949) by Cesare Pavese share a similar title, as well as a comparable publishing history. Moreover, one can identify a number of formal and thematic correspondences between the two works: both focus on the figure of the artist and his practices as a plot device to build two missed female coming-of-age stories. In Cialente’s and Pavese’s texts the presence of a painter foreshadows the overcoming of social censure and the attempt to affirm new identities and desires. These similarities exalt the artist as a viable cultural symbol, confirming its functionality within profoundly different expressive contexts and intellectual profiles.

Biografia autore

Francesca Rubini, Sapienza Università di Roma

Francesca Rubini è assegnista di ricerca di Letteratura italiana contemporanea alla Sapienza Università di Roma, ha pubblicato una monografia su Cialente (Fausta Cialente. La memoria e il romanzo, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, 2019) e saggi su Pavese, Calvino e Banti. Interessata alla valorizzazione delle fonti letterarie, nel 2015 ha conseguito il titolo di archivista presso l’Archivio di Stato di Roma. È coordinatrice delle attività del Laboratorio Calvino (Sapienza Università di Roma).

Downloads

Pubblicato

01-07-2021

Come citare

Rubini, F. (2021). Pamela, Ginia e “la bella estate”. Figure dell’artista fra Cialente e Pavese. Elephant & Castle, (25). Recuperato da https://elephantandcastle.unibg.it/index.php/eac/article/view/222

Fascicolo

Sezione

Articoli