Datapoiesis: La Trasparenza nella performance poetica dei dati

Autori

  • Flavia Dalila D'Amico Sapienza Università Roma

Abstract

The paper focuses on artistic practices that highlight the degree of transparency generated by the data processing around us. In particular the paper takes into account the project Data-poiesis by the Italian artistic duo The Art is Open Source. The starting point of the project is that Data are constantly extracted from our environment and behaviours and the results of this elaboration are used to make decisions, personalize services and interfaces and to steer the ways in which things happen. This process is not always transparent and accessible. Thus, the main aim of DataPoiesis is to create artistic and technical objects that allow participants to perceive sensually the nature of data. For instance "OBIETTIVO" is a lighting sculpture connected through an artificial intelligence to the data produced by international organizations about the number of people living in conditions of extreme poverty. Whenever a certain figure changes, the sculpture gives off luminous pulsations, allowing the user to have a visual perception of a numerical entity as large as that of world poverty. The artwork has the ability to transfer a material form to otherwise intangible numerical entities. At the same time, it questions the tendency to perceive information as something dominant over the material world, rather than as a cultural and existential condition which dives deep into human perception.

Biografia autore

Flavia Dalila D'Amico, Sapienza Università Roma

Flavia Dalila D'Amico è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Pianificazioni, design, tecnologia dell'Architettura di Roma La Sapienza con una ricerca dal titolo ricerca “Dispositivi per la scena performativa. Sperimentazioni artistiche e invenzioni tecnologiche”. È stata assegnista presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell'Università di Padova con una ricerca dal titolo: “Luce e Suono in scena tra patrimonio e innovazione”, coordinata dalla Prof.ssa Cristina Grazioli. Nel 2017 ha ottenuto il titolo di Dottore di Ricerca in Musica e Spettacolo presso l’Università di Roma, La Sapienza con una tesi dal titolo: “Le aporie del corpo eccentrico: Per una riconfigurazione del soggetto in scena”, coordinata dalla Prof.ssa Valentina Valentini. I suoi studi sono stati pubblicati in differenti riviste come ArabeschiRFS. Rivista di studi di fotografiaDanza e RicercaPerformance MattersElephant & CastleFata MorganaQuaderni di donne e ricercaSciami. Dal 2010 fa parte del collettivo artistico Vjit insieme a Francesco Iezzi e Maria Costanza Barberio. Vjit è un progetto interdisciplinare con base a Roma, il cui ambito di sperimentazione ruota attorno all'interazione tra suono, immagine e azione.

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Pubblicato

15-06-2020

Come citare

D’Amico, F. D. (2020). Datapoiesis: La Trasparenza nella performance poetica dei dati. Elephant & Castle, (22). Recuperato da https://elephantandcastle.unibg.it/index.php/eac/article/view/289

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