Prove di dialogo. Il MAET e la sperimentazione di un futuro collaborativo

Autori

  • Gianluigi Mangiapane Università di Torino
  • Anna Maria Pecci

Abstract

In the last decade, the Museum of Anthropology and Ethnography of the University of Turin has experienced a phase of renewal of its narrative modalities. Despite its temporary closure, the institution was able to take opportunities and face the challenges caused by the interpretive and audience turns. The Museum has explored the issues of accessibility, engagement, inclusive mediation and collections’ meaning-making that the collaborative turn in the fields of museology and museography entail. This paper aims to retrace, through a reflective approach, the participatory projects (“Tongue to Tongue. A Collaborative Exhibition”, “The Art of Making the Difference” and “A Piece about Us”) which - by means of storytelling techniques, relational art and performing arts - transformed the Museum into a space of dialogue between different forms of cultural representation, co-production of new values and shared authority. Such an unprecedented social agency questions the future of the institution, close to reopening.

Biografie autore

Gianluigi Mangiapane, Università di Torino

Gianluigi Mangiapane, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino, ha conseguito il Dottorato in Antropologia presso l'Université de la Méditerranée di Marsiglia (2011). Si occupa di cura, valorizzazione e studio del patrimonio, in particolare del Museo di Antropologia ed Etnografia di Torino ed è autore di pubblicazioni su riviste di museologia e su cataloghi di mostre e musei sul tema dell'Art Brut e dell'Outsider Art. Nel 2013 ha co-curato il volume Arte dei Margini. Collezioni di Art Brut, creatività relazionale, educazione alla differenza, edito da Franco Angeli. Dal 2018 è delegato dell'Ateneo di Torino nei gruppi di lavoro dell’ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) del MiBACT (Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo) per la catalogazione dei musei universitari italiani.

Anna Maria Pecci

Anna Maria Pecci, antropologa culturale e museale, MA in Cultural Studies, si occupa di processi partecipati di valorizzazione dei patrimoni culturali in una prospettiva di accessibilità, mediazione inclusiva, cittadinanza attiva. Come progettista culturale e consulente ha collaborato con diverse istituzioni tra cui il Museo Etnologico Missionario di Colle Don Bosco (AT), il Centro Piemontese di Studi Africani, il Museo di Antropologia ed Etnografia degli Studi di Torino. Svolge attività di ricerca e project management per l’Associazione culturale Passages, che ha co-fondato nel 2013, e come freelance.
Tra le sue pubblicazioni: Patrimoni in migrazione. Accessibilità, partecipazione, mediazione nei musei (FrancoAngeli 2009), Arte dei margini. Collezioni di Art brut, creatività relazionale, educazione alla differenza (in co-curatela, FrancoAngeli 2013) e A (quale?) regola d’arte. Contributi sulla frontiera tra inside e outside (Prinp 2016).

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Pubblicato

15-12-2019

Come citare

Mangiapane, G., & Pecci, A. M. (2019). Prove di dialogo. Il MAET e la sperimentazione di un futuro collaborativo. Elephant & Castle, (21). Recuperato da https://elephantandcastle.unibg.it/index.php/eac/article/view/311

Fascicolo

Sezione

Articoli