Un mondo precario in bilico tra verità e menzogna

Autori

  • Matteo Bianchi Università degli Studi di Bergamo

Abstract

The essay analyzes the word “post-truth” and its philosophical and political implications with a literary and sociological approach. The analysis focuses on italian political life, where storytelling has become more important than the truth. “Post-truth” is an expression of the philosophical concepts of postmodernism and can be related to the theme to the human body. In a brief review that analyzes policy making from Mussolini and Moro up to Berlusconi and Renzi, the essay shows how the regality of the political body is lost and how only the weak and fragile human body. In this a transition from the embodiment of a political function to the exhibition of the person, the body of the politician is so mediatic that it becomes empty and powerless. As in Alison Jackson’s work, this body seems to live in a glamorous world like the German legend of Hamelin’s piper.

Biografia autore

Matteo Bianchi, Università degli Studi di Bergamo

Matteo Bianchi (1983) è dottore di ricerca in Studi Umanistici Interculturali presso l’Università di Bergamo. Collabora con le riviste DoppiozeroLa balena bianca. Rivista di cultura militante Atelier. Gli artigiani della parola. Si occupa di storia delle idee (Gramsci e Vico), teoria della letteratura (Pasolini, Calvino e Debenedetti), letteratura ebraica in chiave comparatistica (Levi, Kafka, Zangwill e Michelstaedter), ebraismo italiano (Mortara e Benamozegh) e rapporto tra ebraismo e modernità (Arendt, Benjamin). Tra le pubblicazioni: "Il mito della bellezza: un itinerario tra Palma il Vecchio e Pier Paolo Pasolini", in Palma. L’invenzione della bellezza, Skira, Milano, 2015, pp. 93-105; "Gli alberi della savana: le sopravvivenze del passato", in Linguae&. Rivista di lingue e culture moderne, LED, Milano, 2015, pp. 33-49; "Una storia impossibile: La ricezione di Pasolini nella letteratura italiana del XXI secolo", in Lo Sguardo. Rivista di filosofia, 19, 2015 (III), pp. 275-282; "La versione italiana del Tariag Mizwot di Michael Creizenach eseguita dal rabbino Marco Mortara", in Nuovi studi in onore di Marco Mortara nel secondo centenario della nascita, a cura di M. Perani e E. Finzi, Quaderni di Materia Giudaica, 5, La Giuntina, Firenze, 2016, pp. 181-194 e "Mortara e Benamozegh: una controversia apparente?", in Aa. Vv., L’Ottocento ebraico in Italia fra tradizione e innovazione: la figura e l’opera di Marco Mortara (1815-1894), Atti del Convegno, in Materia Giudaica. Rivista dell’Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo, XV-XVI (2010-2011), pp. 177-204.

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Pubblicato

01-11-2017

Come citare

Bianchi, M. (2017). Un mondo precario in bilico tra verità e menzogna. Elephant & Castle, (17). Recuperato da https://elephantandcastle.unibg.it/index.php/eac/article/view/381

Fascicolo

Sezione

Articoli