"Creatures in an Alphabet" (1962-1982): Djuna Barnes tra genere e stile tardo

Autori

  • Valeria Gennero Università degli Studi di Bergamo

Abstract

When she died in June 1982 Djuna Barnes had just turned 90. A few weeks earlier she had sent to her publisher the final manuscript of Creatures in an Alphabet, a collection of poems structured as a medieval bestiary. In this paper I argue that analyzing Barnes’s bestiary in the light of Edward W. Said’s hypotheses collected in his highly influential book On Late Style (2006) would offer only a partial explanation of Barnes’s last published work. By highlighting the unstable and contradictory meanings associated with “late style” as a critical category, this essay rejects its transhistorical, universalizing view of the relationship between biography and creative practice. If we read “late style” in the context of its critical reception, gender emerges as a powerful, fruitful category of literary analysis. As a consequence, Barnes’s obscurity and her antagonism towards literary conventions emerge as examples of stylistic features long associated with modernist women’s writing.

Biografia autore

Valeria Gennero, Università degli Studi di Bergamo

Valeria Gennero è professore associato di Letteratura Angloamericana presso l’Università degli Studi di Bergamo. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia all’Università di Torino, ha conseguito il Dottorato di ricerca in Teoria e analisi del testo all’Università di Bergamo. È stata visiting scholar presso la Brown University di Providence (RI), assegnista di ricerca presso l’Università di Bergamo con un progetto sulle origini del romanzo borghese (Letteratura Inglese) e quindi docente a contratto di Letteratura Angloamericana presso l’Università del Piemonte Orientale. Dal 2004 al 2012 è stata ricercatrice di Letteratura Angloamericana all’Università di Bergamo. I suoi principali campi di ricerca riguardano la narrativa angloamericana del Novecento, la scrittura delle donne, la sperimentazione modernista, e l’impatto di teoria letteraria femminista, gender e queer studies sulla produzione letteraria degli ultimi decenni (tra gli autori trattati: Rita Mae Brown, Jeffrey Eugenides, Alison Bechdel). Ha scritto saggi su neuroscienza e postmodernismo, e in particolare sui “soggetti cerebrali” descritti nelle opere di Richard Powers. Negli ultimi anni ha dedicato numerosi studi alla figura di Pearl S. Buck. La produzione narrativa e saggistica di Buck illumina infatti alcune delle questioni fondamentali nel dibattito teorico contemporaneo: il rapporto tra cultura alta e cultura di massa, le riscritture orientaliste dell’alterità asiatica, le categorie di genere e il loro ruolo nella definizione del canone letterario angloamericano. Ha inoltre pubblicato diversi saggi che descrivono a partire da una prospettiva transnazionale il dibattito teorico su femminismo, gender queer studies. Valeria Gennero è membro del collegio dei docenti del dottorato in Studi Umanistici Transculturali dell’Università di Bergamo e nel 2013 è stata eletta nel direttivo dell’Associazione Italiana di Studi Nord-Americani (AISNA). È socia della European Association for American Studies (EAAS), della International American Studies Association (IASA) e della Società Italiana delle Letterate (SIL). Le sue monografie più recenti sono: La conquista dell'Est. Pearl S. Buck tra Stati Uniti e Cina, Roma, 2008 e La manomissione del genere, Torino, 2015.

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Pubblicato

01-11-2018

Come citare

Gennero, V. (2018). "Creatures in an Alphabet" (1962-1982): Djuna Barnes tra genere e stile tardo. Elephant & Castle, (18). Recuperato da https://elephantandcastle.unibg.it/index.php/eac/article/view/394

Fascicolo

Sezione

Articoli