“Un celebre occupatore di città”: una riscrittura tra monumento e racconto
Parole chiave:
Riscrittura, Storia, Archeologia, Monumento, RaccontoAbstract
“Un celebre occupatore di città” è l’unico racconto dei Narratori delle pianure ad occuparsi di avvenimenti storici. Ambientata in Emilia nel 1922, la novella racconta le occupazioni fasciste di alcune città della regione e della rivolta dell’Oltretorrente a Parma. Il protagonista è Italo Balbo e il suo avversario è Guido Picelli, entrambi mai nominati. Celati racconta i fatti storici riscrivendo Diario 1922, di Italo Balbo. “Un celebre occupatore di città” differisce così radicalmente dalle altre novelle della raccolta, trascrizioni dell’anonimo fabulare quotidiano. Nel comporre il racconto in questione, invece, Celati trasforma un testo originario, il diario, in un secondo, la novella, che mentre condivide col primo alcuni elementi chiave sul piano del contenuto, ne differisce radicalmente su quello dell’espressione. L’analisi si servirà sia di strumenti elaborati dalla narratologia, sia dei risultati raggiunti dalla ricerca storiografica relativa ai fatti e ai personaggi citati nel racconto. In quest’ultimo caso, si sfrutterà la rara opportunità di utilizzare i dati storici per una lettura ravvicinata di un testo narrativo di Celati. Si potrà così esplorare un territorio finora poco frequentato dalla critica, quello che concerne il giudizio di Celati sui movimenti politici e sociali della prima metà del Novecento. Centrale sarà a questo proposito la lettura ravvicinata del confronto fra Balbo e Picelli, punto culminante, dal punto di vista drammatico, della novella.
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