Uno “slancio senza più pretese”: l’"Ulisse" secondo Celati fra parodia e oralità
Parole chiave:
Celati, Ulisse, parodia, oralità, comicoAbstract
Il saggio analizza il rapporto fra Celati e l’Ulisse di Joyce alla luce di due aspetti, ovvero l’uso della parodia e l’oralità della lingua joyciana. Si tratta di due aspetti che rivestono un’importanza centrale anche nella carriera di Celati. Si ricostruisce qui l’interesse del giovane Celati verso il testo di Joyce, con riferimento a quanto da lui stesso dichiarato all’epoca della pubblicazione della sua traduzione del romanzo nel 2013 e in relazione al contesto culturale degli anni Sessanta. Si cerca di dimostrare come alcune delle critiche ricevute da Celati in merito alla sua traduzione abbiano in realtà una spiegazione nella teoria della letteratura di Celati, maturata proprio a partire dallo studio dell’Ulisse e basata appunto sull’evidenziazione della tecnica parodica e della scrittura oraleggiante; si analizza brevemente la tesi di laurea di Celati su questo testo e la si confronta con altri scritti critici coevi del giovane Celati per mettere in risalto la rilevanza di questi concetti nella riflessione iniziale di Celati.
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