“Non una Cassandra a senso unico, ma una che si muove in due direzioni”. La corsa contro il tempo in "wir schlafen nicht e in die alarmbereiten" di Kathrin Röggla
Parole chiave:
letteratura austriaca contemporanea, catastrofe, accelerazione, burnout, Kathrin RögglaAbstract
Oggetto di questa analisi sono due opere di Kathrin Röggla, una scrittrice nata nel 1971 a Salisburgo, autrice di testi narrativi adattabili anche per la scena. Si tratta di wir schlafen nicht (Noi non dormiamo, 2004) e die alarmbereiten (I sempre vigili, 2010), che mostrano come Röggla tratti l’alienazione che deriva da una situazione perennemente transitoria ed emergenziale del vivere il presente. Ciò che pare di grande rilevanza è che l’impianto dei testi di Röggla non si sposa con una trama precisa, ma inquadra piuttosto la reazione degli individui agli stati di stress; si presta, perciò, ad essere oggetto d’interesse sia per il critico letterario, sia per il sociolinguista, per lo psicologo come per il massmediologo. Il suo lavoro letterario mostra una palese condanna nei confronti dei nuovi metodi di lavoro e delle attuali condizioni esistenziali che – con l’avvento dei processi di globalizzazione – hanno sostituito in modo traumatico i passati modelli e ritmi di vita della società civile. Un problema cruciale è quello della riduzione della vita dell’uomo alla funzione che esso svolge, che trova un suo modello nell’Uomo senza qualità di Robert Musil. Nelle sue opere l’alienazione dell’individuo condiziona anche il suo linguaggio, modulato secondo ritmi accelerati o deceleranti. I testi presentano motti o slogan pubblicitari già sfruttati dalla pop-culture degli anni Settanta, ma rivelano anche l’emergenza di patologie da soggiogamento mediatico, che richiedono un controllo individuale degli effetti annichilenti in esso implicati.
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