Utopia, memoria e indeterminatezza. Passaggi dalla tradizione all’innovazione

Autori

  • Gigliola Bejaj Università di Bologna

Parole chiave:

utopia, processo, tempo, cultura, eredità culturale

Abstract

Il saggio verte sulle trasformazioni e sui processi tesi all’utopia, con un focus sulla metafora del movimento. Se pensare significa oltrepassare, come suggeriva Ernst Bloch, ci si propone di seguire questa traccia per rendere conto del legame tra pensiero e movimento. L’utopia e il pensiero utopico rivelano come gli attori sociali, come ad esempio gli attori e le comunità di senso che sono storicamente situati, comprendono e danno senso al presente; per questo, lo studio sulle utopie è rilevante quale possibile storia del presente, portando esse dei tratti assiologizzati positivamente, e quindi selezionati dal passato storico nella semiosfera di una data cultura. 

Biografia autore

Gigliola Bejaj, Università di Bologna

Gigliola Bejaj studia Semiotica presso l’Università di Bologna. I suoi interessi di ricerca vertono intorno alle macro aree della semiotica, degli studi culturali e degli studi sul genere. Attualmente sta facendo ricerca sui sistemi legali e di giustizia delle culture orali consuetudinarie dell’Albania, con un focus su  Kanun, cultura kanunaria e diritto normativo.

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Pubblicato

30-12-2023

Come citare

Bejaj, G. (2023). Utopia, memoria e indeterminatezza. Passaggi dalla tradizione all’innovazione. Elephant & Castle, (31). Recuperato da https://elephantandcastle.unibg.it/index.php/eac/article/view/470