I movimenti simbolici del diritto penale, tra immaginari di libertà e allegorie della sicurezza
Parole chiave:
Libertà, Sicurezza, Pena, Diritto penale, Populismo penaleAbstract
Il contributo interroga l’esperienza del movimento come processo di modellizzazione della realtà e, più in particolare, come dispositivo semantico e socio-semiotico di influenza dell’antagonismo politico tra la libertà e la sicurezza in campo penale. Il lavoro, prendendo le mosse da un certo sentimento di giustizia che trapela in filigrana dalle lastre del diritto penale c.d. simbolico, si pone l’obiettivo di commentare quella peculiare genealogia della discorsività culturale e sociale da cui prende abbrivio, nel movimento della storia, l’immaginario del rischio penale presunto e la conseguente necessità di prevedere punizioni esemplari. In ultima analisi, il saggio dimostra come nella messa in movimento della società si annida sempre il pericolo del declino del diritto penale, vale a dire la concreta possibilità che quel movimento venga letto senza iuris prudentia e dunque solo come titolo giustificatorio per favorire legislazioni penali torrentizie e un diritto penale ben lontano dall’essere strumento regolatorio di extrema ratio.
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