Le riviste della diaspora italiana. Una via etnica alla modernità dei periodici?
DOI:
https://doi.org/10.62336/unibg.eac.35.554Parole chiave:
Giornalismo italiano della diaspora, Giornalismo culturale italoamericano, Divagando, Narativa a puntate, FotocrimineAbstract
Lo studio del fiorente e variegato giornalismo della diaspora italiana può ora contare su una serie di lavori di riferimento. Incrociando questa recente produzione ‒ perlopiù di taglio eminentemente storico-politico – con le ricerche sulla cultura popolare (letteraria e non solo) dell’emigrazione italiana e con quelle sul giornalismo ad alte tirature del ventennio fra le due guerre e del periodo espansivo della ricostruzione postbellica, è possibile tratteggiare le peculiarità di una pubblicistica diversamente italiana e moderna, ponendosi altresì alcune questioni più generali di ordine interpretativo, relative al significato di tale “italianità” e di tale “modernità”. L’analisi di un settimanale newyorkese italofono di successo come Divagando, ad esempio, costituisce una cartina di tornasole per un reframing della cultura dell’emigrazione italiana, fra spinte decisamente innovatrici a vari livelli comunicativi e contenutistici – da un lato –, e – dall’altro – “fedeltà” ad una lettura “etnica” della società d’oltreoceano, vista anche attraverso le lenti “bifocali” della nuova letteratura della penisola e del noir visualizzato.
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