Abitare il tempo, abitare il corpo. Una lettura di The Body Artist di Don DeLillo
Abstract
Questo testo si concentra sulla relazione tra immagine e scrittura a partire dall’analisi di The Body Artist (2001) di Don DeLillo. Rispetto ad un uso delle immagini che esalta in particolare il loro valore mass-mediale come accadeva nei libri precedenti, a partire da quest’opera DeLillo sembra indagare le possibilità della scrittura di espandere e approfondire l’immagine anche in termini estetici, agendo sullo spazio-tempo della narrazione. In The Body Artist la scrittura diventa così un modo straniante di abitare le immagini attraverso un’azione diretta sulla descrizione minuziosa del tempo e del corpo. In una simile prospettiva DeLillo presenta una strategia narrativa che intercetta i modi in cui l’arte, e in particolare la video-arte di Bill Viola, è in grado di intervenire sulle categorie temporali al fine di presentare una diversa funzione dell’immagine. Il confronto tra il lavoro di DeLillo e quello di Viola mette in luce la capacità della parola di avvicinarsi ad altre forme espressive nell’esplorazione delle sue più radicali possibilità.