Ripetere, fermare, immaginare l’esperienza. Cinema e costruzione del tempo in Prima della rivoluzione

Autori

  • Alessandro Marini

Abstract

Prima della rivoluzione, il secondo film di Bernardo Bertolucci, assorbe lo spirito dei tempi in una scrittura diseguale, apertamente costruita, esplicitamente autoriale, in cui la tradizionale compattezza dell’elemento tempo si sfalda e si frantuma nelle incertezze e nelle ossessioni dell’interiorità. Il saggio intende esplorare alcune sue sequenze in cui la dimensione temporale diviene percettibile, sottoposta alle pressanti sollecitazioni della fantasticheria e del rimpianto, a esprimere lo scacco dell’esperienza e il carattere illusorio della progettualità umana.

Biografia autore

Alessandro Marini

Alessandro Marini insegna Letteratura e Cinema Italiani presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Romanze dell’Università Palacký di Olomouc, in Repubblica Ceca ed è docente a contratto di Storia e Critica del Cinema presso l'Università di Siena. Si occupa di letteratura contemporanea e cinema italiano, e, principalmente, del rapporto tra le due arti, in prospettiva comparatistica. Sulle problematiche riguardanti l’adattamento cinematografico ha pubblicato due monografie - su Pirandello e i Taviani, e su Bernardo Bertolucci - e vari saggi su altri autori, tra cui Sciascia, Garrone e Bellocchio.

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Pubblicato

31-03-2016

Come citare

Marini, A. (2016). Ripetere, fermare, immaginare l’esperienza. Cinema e costruzione del tempo in Prima della rivoluzione. Elephant & Castle, (14). Recuperato da https://elephantandcastle.unibg.it/index.php/eac/article/view/184

Fascicolo

Sezione

Articoli