Piccoli musei verso il futuro: la necessità di narrazioni interconnesse

Autori

  • Sara Invernizzi

Abstract

The contribution aims to investigate the phenomenon of the birth and diffusion of small museums and museum collections scattered on the national territory. Analyzing the conditions that generated their diffusion in Italy, considering the context of Bergamo’s valleys as a case study, in order to outline a future development model. These collections, integrating into museum networks or becoming the fulcrum of ecomuseums, or isolating themselves in the restricted territorial context that generated them, could represent privileged observers for understanding the territory and the various areas that concern it, and become promoters for a resilient development of these internal areas.
An interdisciplinary investigation of collections, knowledge and geographical contexts can be essential to generate economic, sociological, cultural and ecological changes in the territory. By creating an articulated narration, based on the stratification of interconnected stories, small museums can acquire higher structuring and increase their dialectical capacity and attraction towards the public, inviting people to a better involvement.

Biografia autore

Sara Invernizzi

Sara Invernizzi si è laureata cum laude e dignità di stampa in Culture Moderne Comparate, presso l’Università degli Studi di Bergamo, con una tesi inerente le esperienze museografiche delle valli bergamasche.
Interessata alle potenzialità che i piccoli musei e le collezioni museali non riconosciuti possono avere nella rigenerazione territoriale, prosegue l’indagine iniziata con la tesi, visitando e catalogando le esperienze museografiche delle valli Brembana e Seriana. Attenta ai temi della valorizzazione territoriale, nello specifico del contesto Orobico, si è adoperata negli anni in attività di volontariato presso la Pro Loco Valcava, con la quale ha organizzato eventi culturali, in collaborazione con altri enti del territorio quali Ca’ Martì, il Museo e la Valle dei muratori, Hidrogest, Speleo Club Orobico, Ingenia Cartoguide, Ecomuseo Val San Martino. È inoltre volontaria presso l’Associazione Amici del Museo Etnografico dell’Alta Brianza.
Socia dal 2016 dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG). Nel giugno 2018 è stata collaboratrice nell’organizzazione del Workshop “Water: Vital Flux, Energy in Transformation”, e nel giugno 2019 è stata coordinatrice del Workshop “Grasses and Pastures: Imagining a regenerative Economy of Cheese”, entrambi organizzati da Nature, Art & Habitat Residency, associazione di cui è parte del comitato organizzativo.
Attualmente collabora come ricercatrice con il Consorzio per la Tutela dello Strachìtunt Valtaleggio e sta partecipando alla creazione di un’Associazione per la valorizzazione turistica e culturale del percorso montano della Dorsale Orobica Lecchese (DOL).
Tra le pubblicazioni: “Fare rete tra piccoli musei non è sempre facile, ma necessario”, in https://piccolimusei.blogspot.com/2019/01/fare-rete-tra-piccoli-musei-non-e.html e “Piccoli musei etnografici, spesso inutili e pensati male; l’esempio delle valli bergamasche”, in https://www.rivistaetnie.com/musei-etnografici-valli-bergamasche-109183/.

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Pubblicato

15-12-2019

Come citare

Invernizzi, S. (2019). Piccoli musei verso il futuro: la necessità di narrazioni interconnesse. Elephant & Castle, (21). Recuperato da https://elephantandcastle.unibg.it/index.php/eac/article/view/314

Fascicolo

Sezione

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