Orson Welles o la tardività dell’enfant prodige. I casi di "The Other Side of the Wind" e "La posta in gioco"

Autori

  • Gabriele Gimmelli Università degli Studi di Bergamo

Abstract

Orson Welles (1915-1985) has long been considered a "missed promise": he made his film debut at 25 and soon entered into conflict with the Studio system, which did not tolerate the subversive charge of his work. Welles thus moved to Europe, where he created a rich and jagged multimedia work, between cinema, theatre and television. Often neglected, the projects of the last fifteen years of his life (1970-1985) appear anything but senile, and instead demonstrate a surprising creativity and expressive force. These are works such as The Other Side of the Wind, which have remained unfinished for a long time and have been reconstructed many years later; or even left on paper, such as The Big Brass Ring. Analysing these two works, "late" but very topical, we find, expressed with unusual frankness, his favorite themes: the relationship between power and male desire, the obsession for old age, the reflection on his own work and on the nature of cinema.

Biografia autore

Gabriele Gimmelli, Università degli Studi di Bergamo

Gabriele Gimmelli è dottorando in Studi Umanistici Interculturali presso l’Università degli Studi di Bergamo, dove conduce una ricerca sui rapporti fra la scrittura di Gianni Celati e la slapstick comedy. Redattore di Doppiozero, è membro del comitato direttivo di Imm@gine, periodico online dell’AIRSC (Associazione Italiana per le Ricerche sulla Storia del Cinema). Scrive per Blow UpFilm TvFilmidee ed è selezionatore per il Milano Film Festival. I suoi studi si concentrano sulla comicità cinematografica, cui ha dedicato la monografia Grandi Affari. Laurel & Hardy e l'invenzione della lentezza (Mimesis, 2017) e alcuni saggi audiovisivi: La morte e il principe (2017, co-regia di Diego Marcon), su Totò e il macabro; e Fantozzi. L'eterno ritorno, co-diretto con Andrea Miele, con il quale ha vinto nel 2018 il secondo premio ex aequo nella sezione “videosaggi” del festival “Adelio Ferrero – Cinema e Critica”

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Pubblicato

01-11-2018

Come citare

Gimmelli, G. (2018). Orson Welles o la tardività dell’enfant prodige. I casi di "The Other Side of the Wind" e "La posta in gioco". Elephant & Castle, (18). Recuperato da https://elephantandcastle.unibg.it/index.php/eac/article/view/389

Fascicolo

Sezione

Articoli