Arte povera. Movimento in movimento
Parole chiave:
Arte Povera, Celant, Rauschenberg, Kaprow, GuerrigliaAbstract
Questo contributo prova a rileggere in una nuova chiave la fase iniziale dell’Arte povera, compresa fra la mostra inaugurale curata dal giovane critico Germano Celant alla Galleria La Bertesca di Genova nel settembre-ottobre del 1967, e la pubblicazione sulla rivista Flash Art di novembre-dicembre di “Appunti per una guerriglia”, secondo manifesto scritto da Celant dopo quello per il catalogo dell’esposizione genovese. In primo luogo, attraverso l’analisi della mostra a La Bertesca e del relativo manifesto, si tenta di mettere in luce come l’Arte povera venga concepita nel solco di ricerche della seconda metà degli anni Cinquanta-prima metà Sessanta, in gran parte americane, di diversi ambiti artistici. In secondo luogo viene evidenziato il deciso cambio di rotta ideologico del movimento in direzione antiamericana compiuto da Celant in "Appunti per una guerriglia", e lo si analizza poi alla luce di un significativo momento coevo di dibattito artistico genovese. Infine si esamina il concetto di guerriglia artistica teorizzato dal critico come nuovo principio operativo dell’Arte povera alternativo all’arte americana, e si cerca di dimostrare come risulti in realtà ad essa affine, individuando dei punti di contatto nel combine painting di Robert Rauschenberg e nell’happening di Allan Kaprow.
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