Muoversi da fermi. "Severance", le backrooms e gli spazi liminali
DOI:
https://doi.org/10.62336/unibg.eac.32.506Parole chiave:
Backrooms, Spazi liminali, Coscienza, Distopia, PerturbanteAbstract
Nel mondo inquietante e distopico della serie televisiva Severance, gli impiegati di una misteriosa multinazionale si sottopongono a una procedura chirurgica che scinde la connessione tra la vita trascorsa al lavoro e quella personale: quando lavorano dimenticano la propria vita al di fuori dell’ufficio. La scissione implica un movimento immobile che attiva i diversi livelli della loro coscienza. Mentre sono al lavoro, i protagonisti camminano quasi smarriti dentro un labirinto pallido e mesto, fatto di corridoi in cui il loro spostarsi senza scopo si ripete stancamente. Severance, con il suo movimento duplice e paradossale, condensa varie narrazioni transmediali che raccontano lo spostamento tra vari livelli di coscienza e connette il suo misterioso mondo al fenomeno delle Backrooms: spazi infiniti e deserti, un vuoto perturbante e l’incantamento di uno spostarsi che riguarda l’immobilità più che lo spazio e il movimento.
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