Da Ernesto Basile al nodo stradale: rilievo, ridisegno e studio del Monumento ai Caduti di piazza Vittorio Veneto a Palermo
Résumé
Per commemorare la battaglia del 27 maggio 1860, L’Amministrazione di Palermo nel 1910 decise di realizzare un monumento. Si scelse il centro di una grande piazza circolare che avrebbe costituito la parte terminale di una elegante arteria ai margini della città a cui il monumento avrebbe fatto da fondale. La realizzazione del monumento fu affidata a Ernesto Basile e ad Antonio Ugo venne commissionato il gruppo statuario centrale. Basile progettò anche la sistemazione a giardino del piano, oltre il quale correva una strada circolare che delimitava e concludeva la piazza. Nel 1927, dopo varie vicende, il Comune decise di dedicare il monumento ai Caduti della Grande Guerra e chiese a Basile di aggiungervi una quinta architettonica. Il progetto iniziale prevedeva una cortina continua che inglobava per intero piazza e anello stradale. Il progetto definitivo vide invece la realizzazione di un’esedra semicircolare a colonne che, separando il monumento dall’anello stradale, introdusse una variazione nella percezione della piazza. In cima all’obelisco del monumento originario venne collocata una statua della Vittoria alata realizzata dallo scultore Mario Rutelli. Lo sviluppo successivo della città ha inglobato la piazza tra strade a intenso traffico veicolare e alti ed anonimi edifici, realizzati senza un ordine di relazioni, causando una perdita di identità del tessuto circostante. La piazza e il monumento hanno perso la loro intenzionalità simbolica e il ruolo di luogo del rapporto sociale. Attraverso l’analisi dei disegni originali di Basile, custoditi presso il Fondo Basile del Dipartimento di Architettura di Palermo, e la rappresentazione delle modificazioni avvenute nel tempo, questo contributo propone una lettura inedita della configurazione della piazza e del monumento attraverso i momenti salienti della sua storia, dalla progettazione ad oggi. A tal fine è stato effettuato il rilievo per realizzare il modello digitale dello stato attuale utile alla conoscenza dei suoi dati geometrico-morfologici, a partire dai quali sono state riproposte le configurazioni passate o mai realizzate del monumento. I modelli tridimensionali che accompagnano questo saggio riproducono il monumento e il suo intorno al momento della realizzazione nel 1910, nella prima versione mai realizzata del progetto di ampliamento, con l’aggiunta dell’emiciclo del 1930 e nella situazione attuale.