Charles Baudelaire, Le voyage [Il viaggio, parabola del turismo futuro 1859]

Auteurs

  • Gianni Celati

Résumé

Charles Baudelaire, Le voyage [Il viaggio, parabola del turismo futuro 1859], trad. a cura di Gianni Celati

Biographie de l'auteur

Gianni Celati

Gianni Celati nasce a Sondrio nel 1937, passa l’infanzia a Trapani, Belluno, Ferrara e compie gli studi superiori e universitari a Bologna, dove si laurea con una tesi su James Joyce. Nel biennio 1968-1970 è a Londra con una borsa di studio. Nel 1971 per Einaudi esce Comiche, il suo primo romanzo, nella collana "La ricerca letteraria", con una nota di Italo Calvino. Pubblica saggi in rivista, alcuni dei quali confluiti nel volume Finzioni occidentali (Einaudi 1974-1986), collabora al "Caffè" con scritti e traduzioni da Swift, Joyce e Le Clézio (1970), traduce Viaggio in Cina di Jan Myrdal (Einaudi 1965), Favola della botte di Jonathan Swift (Sampietro 1966, poi Einaudi 1990), Colloqui con il professor Y di Louis-Ferdinand Céline (con Lino Gabellone, Einaudi 1971), Bartleby lo scrivano di Herman Melville (Einaudi 1991), Futilità di William Gerhardie (Einaudi 1969), e progetta con Italo Calvino, Carlo Ginzburg, Enzo Melandri e Guido Neri la rivista "Alì Baba" (si veda il numero della rivista Riga 14 "Alì Baba". Progetto di una rivista 1968-72, a cura di Marco Belpoliti e Mario Barenghi). Insegna per due anni negli Stati Uniti, alla Cornell University di Ithaca, e poi al DAMS di Bologna. Da Einaudi escono Le avventure di Guizzardi (1972 – Premio Bagutta), La banda dei sospiri (1976) e Lunario del paradiso (1978), raccolti poi con varianti e un Congedo dell’autore al suo libro dall’editore Feltrinelli con il titolo Parlamenti buffi (1989, Premio Mondello). Traduce Le avventure di Tom Sawyer (Rizzoli 1979), Barthes di Roland Barthes (Einaudi 1980), di Céline Il ponte di Londra (con Lino Gabellone, Einaudi 1982), Guignol’s band (Einaudi 1982), e Il richiamo della foresta di Jack London (Einaudi 1986). Nel 1980 con Luigi Ghirri e un gruppo di fotografi (Basilico, Cresci, Barbieri, Jodice, Chiaramonte e altri) partecipa all’esperienza del Viaggio in Italia (Il Quadrante 1984) con il diario-racconto Verso la foce, poi uscito da Feltrinelli, ampliato e riscritto, nel 1989. La raccolta di novelle Narratori delle pianure (Feltrinelli 1985 – Premio Cinque Scole e Premio Grinzane-Cavour), legata all’esperienza di viaggio con i fotografi. Nell’anno accademico 1989-90 è a Boston, dove tiene un corso su Ariosto e i poemi cavallereschi. Seguono libri di racconti, sul filo della grande tradizione novellistica: Quattro novelle sulle apparenze (Feltrinelli, 1987), Avventure in Africa (1998 - Prize for the Italian Fiction, New York e Premio Comisso) e Cinema naturale (2001 – Premio Chiara). Nel 1995 fonda la rivista Il semplice. Almanacco delle prose, con Daniele Benati, Michelina Borsari, Ermanno Cavazzoni, Ugo Cornia, Marianne Schneider, Jean Talon. Nel 1996 esce il testo teatrale Recita dell’attore Vecchiatto nel teatro di Rio Saliceto (Feltrinelli 1996), messo in scena da Mario Scaccia e Marisa Belli nella stagione 1998/99. L’attività di traduzione prosegue con La certosa di Parma di Stendhal (Feltrinelli 1993), I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift (Feltrinelli 1997). Nel 1999 alla New York University gli è stato assegnato lo Zerilli-Marimò Prize for Italian Fiction. Nel 2000 la Toronto University Press ha pubblicato un libro di Rebecca West sul suo lavoro trentennale di narratore, traduttore e saggista. Nel maggio 2003 è invitato dall’Università di Chicago, con una borsa di studio Fulbright, a svolgere un seminario sullo Zibaldone di Leopardi. Nel 2005 è uscito da Feltrinelli Fata Morgana (finalista premio Campiello), e nel 2006 la raccolta Vite di pascolanti (Nottetempo, Premio Viareggio), tre racconti poi confluiti, con aggiunte, in Costumi degli italiani I e II (Quodlibet 2008). Nel marzo di quest’anno ha pubblicato per Feltrinelli i Sonetti del Badalucco nell’Italia odierna, con la collaborazione di Enrico De Vivo. Nel 2009 è stato visiting professor alla Cattedra de Sanctis del Politecnico di Zurigo. Celati è anche regista e sceneggiatore (filmografia): attualmente lavora a un film africano ambientato a Diol Kadd, un piccolo villaggio del Senegal. Da alcuni anni si è felicemente imbarcato in un’impresa titanica: la traduzione per Einaudi dell’Ulysse di Joyce. Vive a Brighton, in Inghilterra.
La bibliografia più completa (fino al 2003) è quella a cura di Marco Sironi, in ID., Geografie del narrare. Insistenze sui luoghi di Luigi Ghirri e Gianni Celati, Diabasis, Reggio Emilia 2004. Aggiornamenti bibliografici, saggi, interviste e notizie biografiche si trovano nel numero 28 della rivista "Riga" (Gianni Celati, a cura di Marco Belpoliti e Marco Sironi, Marcos y Marcos 2008) e nella sezione "Extra" del sito di "Riga".

Fichiers supplémentaires

Publiée

2010-04-01

Comment citer

Celati, G. (2010). Charles Baudelaire, Le voyage [Il viaggio, parabola del turismo futuro 1859]. Elephant & Castle, (1). Consulté à l’adresse https://elephantandcastle.unibg.it/index.php/eac/article/view/24

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