Celati e Hölderlin. Di case e di abitudini
Parole chiave:
Celati, Hölderlin, Ritmo, Leopardi, EssenzaAbstract
Il contributo si sofferma sulla traduzione delle Poesie della torre di Hölderlin realizzata da Gianni Celati. Analizzando i testi emerge così il lavoro celatiano sul ritmo, già centrale nella sua scrittura degli anni Ottanta; il suo “affidarsi” alle parole, che passa qui attraverso un modello e una intertestualità leopardiani; la profonda affinità esistenziale col folle gigante della poesia tedesca. L'identificazione non passa solo attraverso la condivisa passione per il camminare
negli spazi aperti, ma ci parla di una comune nostalgia per l'essenza sotto il divenire delle apparenze, del bisogno che tutti abbiamo di trovare – grazie all'abitudine e alla letteratura – delle strategie per abitare questo mondo. Per
vivere e sopravvivere, pur entro l'"orizzonte pesantissimo" che ci circonda.
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