“Come una commedia”: aspetti della fortuna del discorso di Aristofane nel Simposio dal mondo antico a Rabelais

Autori

  • Michele Corradi Università di Pisa

Parole chiave:

Platone, Aristofane, Commedia, Rabelais, Rinascimento

Abstract

Il discorso di Aristofane è certamente uno dei passi più famosi del Simposio di Platone. In linea con il personaggio che lo pronuncia, il logos, come è stato spesso sottolineato dalla critica, risulta una sorta di pastiche costruito da Platone a partire da fonti varie, alcune delle quali riconducibili a opere conservate di Aristofane. Se la natura comica del discorso di Aristofane è stata ben compresa da Plutarco nelle Questioni conviviali (VII 710c), non sempre il testo è stato interpretato in questa prospettiva. I lettori antichi e moderni ne hanno spesso privilegiato gli aspetti filosofici, offrendo talvolta complesse interpretazioni allegoriche. Tuttavia, è possibile ricostruire una fortuna letteraria autonoma di alcuni motivi presenti nel brano. Ad oggi manca ancora uno studio completo del Nachleben del discorso di Aristofane. Questo contributo si propone di ricostruirne alcune tappe significative fino al Rinascimento: da Aristotele a Plutarco, dal romanzo ellenistico a Eusebio, da Ficino a Rabelais.

Biografia autore

Michele Corradi, Università di Pisa

Michele Corradi insegna Lingua e letteratura greca presso l’Università di Pisa. Tra i suoi interessi di ricerca, Platone, Protagora e la sofistica antica, Aristotele, Epicuro. Nel 2012 ha pubblicato il volume Protagora tra filologia e filosofia. Le testimonianze di Aristotele

Pubblicato

16-12-2024

Come citare

Corradi, M. (2024). “Come una commedia”: aspetti della fortuna del discorso di Aristofane nel Simposio dal mondo antico a Rabelais. Elephant & Castle, (34), 138–147. Recuperato da https://elephantandcastle.unibg.it/index.php/eac/article/view/551