“Il Borghese” e le arti visive negli anni di Longanesi (1950-1957)

Autori

  • Laura Facchin Università degli studi dell'Insubria
  • Massimiliano Ferrario Università degli studi dell'Insubria

DOI:

https://doi.org/10.62336/unibg.eac.35.561

Parole chiave:

Leo Longanesi, Il Borghese, Alberto Savinio, Grafica d’Artista

Abstract

Gli studi sul ruolo della poliedrica figura di Longanesi nel campo dell’editoria illustrata hanno privilegiato le esperienze de Il Selvaggio (1924-1933 ca.) e di Omnibus (1937-1939). Meno studiata è la stagione alla guida de Il Borghese, rivista che Longanesi fondò nel 1950 e diresse fino alla morte con una politica privilegiante, a partire dalla copertina, la grafica d’artista. 
Il contributo propone un primo sondaggio delle scelte redazionali in materia di arti visive e il ruolo esercitato dagli artisti, primo tra tutti l’amico Alberto Savinio, nella figurazione del periodico. Un focus particolare sarà posto sulle soluzioni iconografiche e formali delle copertine delle annate 1950-1955, in cui furono edite sia opere grafiche di protagonisti della scena artistica internazionale tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento (Munch, Toulouse-Lautrec, Chagall), sia quelle d’illustratori e designer contemporanei (Steinberg), affiancate alla fotografia a colori.

Biografie autore

Laura Facchin, Università degli studi dell'Insubria

Laura Facchin è professoressa associata in Storia dell’Arte Moderna e titolare degli insegnamenti di Storia Sociale dell’Arte e Comunicazione Artistica presso il corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi dell’Insubria. Si occupa di collezionismo e relazioni artistiche principalmente, dal XVII al XIX secolo. Ha partecipato alla giornata di studi Arte e giornalismo in Italia fra Sei e Settecento. Nuove fonti per la storia dell’arte (Venezia, Ca’ Dolfin, 12 dicembre 2017), i cui atti sono stati pubblicati su Saggi e Memorie di Storia dell’Arte (42, 2018/ 2019). Ha al suo attivo la curatela e co-curatela di svariate mostre, tra le ultime Venezia nel Settecento. Una città cosmopolita e il suo mito (Torino, Fondazione Accorsi-Ometto, 20 aprile-3 settembre 2023). Parteciperà alla XII conferenza internazionale della ESPRit sul tema Periodicals: S.T.E.A.M. AHEAD! (Urbino, Università degli Studi “Carlo Bo”, 11-13 settembre 2024).

Massimiliano Ferrario, Università degli studi dell'Insubria

Massimiliano Ferrario è ricercatore in Storia dell’Arte Contemporanea e titolare degli insegnamenti di Storia dell'Arte Italiana Contemporanea e Postmoderna e Storia dell’Arte Contemporanea presso il corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi dell’Insubria (Varese-Como). È vicedirettore e responsabile scientifico del Centro di Ricerca sulla Storia dell’Arte Contemporanea (CRiSAC) del medesimo Ateneo, per il quale è curatore delle rassegne espositive e della collana di pubblicazioni relativa. 

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Pubblicato

21-07-2025

Come citare

Facchin, L., & Ferrario, M. (2025). “Il Borghese” e le arti visive negli anni di Longanesi (1950-1957). Elephant & Castle, (35), 97–107. https://doi.org/10.62336/unibg.eac.35.561