Paura urbana e insicurezza sociale: il fenomeno delle gated communities in Nord America

Autori

  • Emanuela Burini

Abstract

La ragione più ovvia per trasferirsi in una “gated community” è la crescente paura della criminalità e il desiderio di molti cittadini di sentirsi al sicuro (Marcuse, 1997). Negli ultimi quindici anni aree residenziali chiuse, conosciute come gated communities, hanno alterato sia il paesaggio urbano americano sia quello periferico, mutando lo stile di vita dei residenti e la società. Poco conosciute in Europa, le gated communities sono state esaminate in questo saggio rispetto alle loro caratteristiche strutturali e funzionali, alle aree in cui sono sorte, alla diffusione che hanno avuto, agli abitanti e alle motivazioni che spingono i cittadini a scegliere questa tipologia abitativa. In questo saggio si evidenzia la paura e la diffusione della violenza negli Stati Uniti abbiano legittimato l’auto-esclusione e la segregazione residenziale. L’aumento dei fenomeni criminosi, la perdita di fiducia nell’“altro”, la mancanza di politiche sociali in grado di dare ai cittadini risposte adeguate hanno favorito la diffusione delle gated communities. Partendo dalle teorie della Scuola Ecologica di Chicago (Harvey W. Zorbaugh, The Gold Coast and the Slum, 1929) si sottolinea come la città moderna, da Boston a Los Angeles (E. J. Blakely, M. Gail Snyder, Fortress America: Gated communities in the United States, 1997), se non gestita correttamente, possa favorire fenomeni di segregazione piuttosto che di relazione e di coesione sociale. In conclusione, si accenna al CPTED (Crime Prevention Through Environmental Design), approccio multidisciplinare ambientale che mette in evidenza la relazione tra sicurezza e spazio urbano (Jacobs J., 2009, Oscar Newman, 1972).

Biografia autore

Emanuela Burini

Emanuela Burini, docente di Lingua e Letteratura inglese presso l’Istituto “L. Lotto” di Trescore Balneario (Bg), ha conseguito il Dottorato in Letterature euroamericane all’Università degli Studi di Bergamo (2016) sotto la direzione dei Proff. Michela Gardini e Stefano Rosso con la tesi: La modernità dello sguardo di Giacomo Costantino Beltrami nelle lettere odeporiche.
Tra le sue pubblicazioni: La Bibbia di Borso d’Este, Storia di un prezioso manoscritto, Sestante, Bergamo, marzo 2013, Carlo Cattaneo. L’uomo, l’artista e il teatro, Sestante, Bergamo, 2014. Nel mese di aprile 2019, nella collana Americane, è uscito il suo nuovo studio, Terre indiane. Giacomo Costantino Beltrami nel Nuovo Mondo (1823-1830), edito da Ombre corte. È autrice dei seguenti saggi:  La malinconia: l’influsso della personalità malinconica di Amleto sugli studi della formazione dell’Io e della depressione nel panorama culturale del ‘900 in "Elephant & Castle" (Le emozioni), Bergamo, settembre 2014; Paura urbana e insicurezza sociale: il fenomeno delle gated communities in America del Nord in "Elephant & Castle" (Modelli abitativi e paradigmi identitari nella contemporaneità), Bergamo, aprile 2015; Giacomo Costantino Beltrami nella letteratura western, Iperstoria, Verona, maggio 2017; La libera muratoria del XVIII secolo nelle lettere dall’esilio di Giacomo Costantino Beltrami in “Diciottesimo secolo”, Firenze, maggio 2017.

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Pubblicato

30-04-2015

Come citare

Burini, E. (2015). Paura urbana e insicurezza sociale: il fenomeno delle gated communities in Nord America. Elephant & Castle, (11). Recuperato da https://elephantandcastle.unibg.it/index.php/eac/article/view/158

Fascicolo

Sezione

Articoli