Il ‘movimento’ di Peter Handke fra tradizione, provocazione e giochi linguistici
Parole chiave:
impegno, movimento, sperimentazione, periferia, ripetizioneAbstract
L’articolo ripercorre la produzione saggistica, narrativa e drammaturgica di Peter Handke, mettendo in rilievo il significato che il termine ‘movimento’ assume al suo interno e, infine, si sofferma sul romanzo breve Mein Tag im anderen Land: Eine Dämonengeschichte (La mia giornata nell’altra terra. Una storia di demoni, 2021) e sui diari Vor der Baumschattenwand nachts Zeichen und Anflüge von der Peripherie 2007-2015 (Di notte, davanti alla parete con l’ombra degli alberi. Segni e presagi dalla periferia 2007-2015, 2018) dello scrittore austriaco. Intento dell’articolo è quello di dimostrare che anche in queste due ultime opere si manifestano le peculiarità di quella poetica dell’azione e dell’“autonomo impegno”, di cui è parte costitutiva l’“ingegnosità linguistica” grazie alla quale, come si legge nella motivazione che ha portato Handke a conseguire il premio Nobel per la letteratura nel 2019, l’autore è stato sin dagli esordi in grado con la sua scrittura di “esplorare la periferia e la specificità dell’esperienza umana”.
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