“L’air d’un peintre ou d’un marginal”. La scrittura ekphrastica di Françoise Sagan
DOI:
https://doi.org/10.62336/unibg.eac.32.511Parole chiave:
Françoise Sagan, Ekphrasis, Immagine soglia, Movimento, Scenario narrativoAbstract
Prendendo in considerazione i romanzi Le Lit défait (1977), La Femme fardée (1981), La Laisse (1989) e Le Miroir égaré (1996) di Françoise Sagan, il presente articolo intende indagare le istanze in cui la pittura viene posta al centro della narrazione saganiana tramite il ricorso all’ekphrasis. Attraverso un processo di rigenerazione, l’autrice crea quadri narrati in grado di prendere vita e con cui i personaggi riescono a interagire in un costante movimento di ingresso e di uscita, trasformando così le immagini in veri e propri scenari della narrazione. Spaziando fra referenti reali ben identificabili, invenzioni creative e processi di riscrittura anche di natura parodica, l’ekphrasis si rivela essere un elemento centrale nella prosa di Sagan.
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