“L’air d’un peintre ou d’un marginal”. La scrittura ekphrastica di Françoise Sagan

Autori

  • Gianluca Savoldelli Università degli studi di Bergamo

DOI:

https://doi.org/10.62336/unibg.eac.32.511

Parole chiave:

Françoise Sagan, Ekphrasis, Immagine soglia, Movimento, Scenario narrativo

Abstract

Prendendo in considerazione i romanzi Le Lit défait (1977), La Femme fardée (1981), La Laisse (1989) e Le Miroir égaré (1996) di Françoise Sagan, il presente articolo intende indagare le istanze in cui la pittura viene posta al centro della narrazione saganiana tramite il ricorso all’ekphrasis. Attraverso un processo di rigenerazione, l’autrice crea quadri narrati in grado di prendere vita e con cui i personaggi riescono a interagire in un costante movimento di ingresso e di uscita, trasformando così le immagini in veri e propri scenari della narrazione. Spaziando fra referenti reali ben identificabili, invenzioni creative e processi di riscrittura anche di natura parodica, l’ekphrasis si rivela essere un elemento centrale nella prosa di Sagan.

Biografia autore

Gianluca Savoldelli, Università degli studi di Bergamo

Gianluca Savoldelli è dottorando in Studi Umanistici Transculturali presso l’Università degli studi di Bergamo, con un progetto di tesi dedicato al motivo dello specchio nella produzione di Françoise Sagan. I suoi interessi di ricerca riguardano il rapporto tra parola e immagine, l’ibridazione fra generi, intertestualità, metatestualità e processi di riscrittura nella letteratura francese dell’Ottocento, del Novecento e dell’extrême contemporain. Collabora con la rivista Studi francesi per la Rassegna bibliografica del Novecento e del XXI secolo.

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Pubblicato

03-06-2024

Come citare

Savoldelli, G. (2024). “L’air d’un peintre ou d’un marginal”. La scrittura ekphrastica di Françoise Sagan. Elephant & Castle, (32), 37–47. https://doi.org/10.62336/unibg.eac.32.511