«…E per l’identità che è tra il fluire…»: la fusione con la natura nei ‘sonetti capovolti’ di Nino Oxilia
Abstract
Viene analizzato il componimento di Nino Oxilia Secondo intermezzo, pubblicato nel volume postumo Gli orti (1918) e composto da una sequenza di cinque sonetti capovolti. Tale peculiare struttura strofica è messa in rapporto con gli altri elementi – metrici, sintattici, tematici, ritmici – della lirica e inserita nell’ambito della poesia italiana di inizio Novecento. Fondamentale risulta per il giovane poeta l’influenza dei poeti crepuscolari, ma soprattutto di Gabriele d’Annunzio. Il fluire ininterrotto della vita, che costituisce il nucleo tematico ed emotivo della lirica, trova il suo corrispondente formale nella struttura ad anello, consolidata da numerosi elementi di ripresa testuale e dalle variazioni del ritmo sintattico.