Illustrazione e documentazione vs mostre e musei: una proposta per "Emporium", cantiere aperto

Auteurs

  • Caterina Paparello Università Ca' Foscari di Venezia

DOI :

https://doi.org/10.62336/unibg.eac.35.570

Mots-clés :

Museologia, Museo sociale, Documentazione di mostre e musei, illustrazione, Restauro

Résumé

Venuta alla luce negli anni della fioritura Liberty, divenendone manifesto di divulgazione, la rivista Emporium ha fatto del binomio illustrazione-parola una delle proprie cifre distintive. Riconoscendo “spessissimo più utile il vedere una figura ben fatta, che non leggere un lungo capitolo”, la “riproducibilità tecnica” dell’opera d’arte veniva assunta quale medium privilegiato di comunicazione visiva, altresì didattica e didascalica, di contenuti artistici, di museografia e di dibattito critico. Sulla scorta degli importanti studi su Emporium, il contributo intende indagare, per gli anni dal 1945 al 1957, il rinnovato taglio della rivista intorno ai musei, mostre di ricognizione o restituzione e mostre monografiche, quali esempi di un dibattito sulla nuova dimensione di museo che, apertosi fra le due guerre, trovò compiuto campo di applicazione nella stagione della museografia italiana e internazionale del secondo Novecento.

 

Biographie de l'auteur

Caterina Paparello, Università Ca' Foscari di Venezia

È attualmente ricercatrice Rtdb presso il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali di Ca’ Foscari, Università di Venezia. Dopo aver collaborato con diversi enti, anche coordinando progetti di catalogazione e di ICT per la valorizzazione del patrimonio nel museo e sul web, svolge attività di ricerca in ordine alle vicende storiche che hanno portato alla dispersione o alla musealizzazione del patrimonio. In anni recenti, per mandato della Direzione generale Musei del Ministero della Cultura, ha ricoperto il ruolo di storico dell’arte incaricato presso la Direzione regionale musei delle Marche,  coordinando la gestione e la cura delle collezioni e i cantieri di restauro del patrimonio mobile della Rocca demaniale di Gradara. Larga parte degli studi è dedicata alla protezione del patrimonio durante il secondo conflitto mondiale, sia in ordine alla pubblicazione degli elenchi di Pasquale Rotondi e Emilio Lavagnino, sia circa gli esiti del progetto Marche Liberate, riguardante gli atti e i provvedimenti del Governo Militare Alleato e della Sub Commission Monuments, Fine Arts, and Archives, sia partecipando allo staff curatoriale della mostra Arte liberata. Capolavori salvati dalla guerra 1937/1947 (Roma, Scuderie del Quirinale, 16 dicembre 2022-10 aprile 2023). Ha esteso i propri interessi alla musealizzazione del patrimonio nei territori dell’alto, medio e basso Adriatico. Fra di essi le ricerche, in parte in corso, sulla fortuna critica della cultura figurativa adriatica, promossi a partire dallo spoglio degli archivi privati di Pietro Zampetti. Allo stesso filone è riferibile il lavoro monografico «Un qualche piccolo lustro alla Patria comune». Per una storia della Pinacoteca civica “Francesco Podesti” di Ancona, prefazione di Maria Concetta Di Natale, Firenze, Edifir (2020), che restituisce le ragioni delle scelte compiute e il valore della tutela agita sul territorio. È membro del comitato scientifico della rivista Il capitale culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage diretta da Pietro Petraroia, della collana Studi e percorsi storico-artistici, coordinate da Patrizia Dragoni e Andrea Leonardi (Edifir, Firenze) e dirige con Vanda Lisanti, Patrizia Dragoni e Ilaria Miarelli Mariani la collana editoriale Le Età del Museo (Ginevra Bentivoglio edizioni). 

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Publiée

2025-07-18

Comment citer

Paparello, C. (2025). Illustrazione e documentazione vs mostre e musei: una proposta per "Emporium", cantiere aperto. Elephant & Castle, (35), 122–138. https://doi.org/10.62336/unibg.eac.35.570