Illustrazione e documentazione vs mostre e musei: una proposta per "Emporium", cantiere aperto
DOI:
https://doi.org/10.62336/unibg.eac.35.570Parole chiave:
Museologia, Museo sociale, Documentazione di mostre e musei, illustrazione, RestauroAbstract
Venuta alla luce negli anni della fioritura Liberty, divenendone manifesto di divulgazione, la rivista Emporium ha fatto del binomio illustrazione-parola una delle proprie cifre distintive. Riconoscendo “spessissimo più utile il vedere una figura ben fatta, che non leggere un lungo capitolo”, la “riproducibilità tecnica” dell’opera d’arte veniva assunta quale medium privilegiato di comunicazione visiva, altresì didattica e didascalica, di contenuti artistici, di museografia e di dibattito critico. Sulla scorta degli importanti studi su Emporium, il contributo intende indagare, per gli anni dal 1945 al 1957, il rinnovato taglio della rivista intorno ai musei, mostre di ricognizione o restituzione e mostre monografiche, quali esempi di un dibattito sulla nuova dimensione di museo che, apertosi fra le due guerre, trovò compiuto campo di applicazione nella stagione della museografia italiana e internazionale del secondo Novecento.
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