Terzo movimento. Rigenerazione

Autori

  • Fabio Cleto Università degli studi di Bergamo
  • Stefania Consonni Università degli studi di Bergamo

DOI:

https://doi.org/10.62336/unibg.eac.32.524

Parole chiave:

Rigenerazione, Passaggi, Transcodifiche, Vita delle forme, Creatività

Abstract

Nel terzo e ultimo numero dedicato all’intrico spazio-temporale e interdisciplinare rappresentato dal ‘movimento’, approfondiamo il concetto e la fenomenologia della ‘rigenerazione’. Dopo averne definito la natura di modellizzazione condivisa dell’esperienza e la tessitura discorsiva, testuale e rappresentativa, ci spostiamo ora su quella geometria intricata e franta che dà forma a processi di cristallizzazione, trasmissione, evoluzione, sopravvivenza e rigenerazione (testuale, rappresentativa, socio-culturale) dei segni all’interno di un ecosistema di produzione e fruizione sempre più complesso, che comprende e intreccia cinema, TV, letteratura, musica, moda, arte, musica e altre forme e pratiche di intrattenimento. Basata su un dialogo serrato fra superfici espressive e modelli produttivi e fruitivi, e segnata dai confini permeabili che caratterizzano generi, contesti e codici comunicativi e creativi, la rigenerazione appare dunque come chiave di un incessante movimento che mantiene gli oggetti della nostra cultura, per come la conosciamo, in uno stato di presenza.

Biografie autore

Fabio Cleto, Università degli studi di Bergamo

Fabio Cleto insegna Letteratura Inglese, Storia culturale e Transmedialità all’Università degli studi di Bergamo. Si occupa di storia del presente, cultura visiva, teoria queer, politica della rappresentazione e medialità. Fra i suoi lavori: Camp: Queer Aesthetics and the Performing Subject (University of Michigan Press 1999), Percorsi del dissenso nel secondo Ottocento britannico (ECIG 2001), PopCamp (2 voll. Marcos y Marcos 2008), Opale violetto verdeoro (ECIG 2012), Intrigo internazionale. Pop, chic, spie degli anni Sessanta (il Saggiatore 2013), Fuori scena. Gli anni Zero e l’economia culturale dell’osceno (ECIG 2014) e Tempo di serie. La temporalità nella narrazione seriale (con Francesca Pasquali, Unicopli 2018). Ha curato diverse rassegne culturali e ha scritto per cinema, radio, televisione, giornali, web. Il suo lavoro ha guidato nel 2019 la mostra Camp: Notes on Fashion del Metropolitan Museum of Art di New York, e il relativo MET Gala.

Stefania Consonni, Università degli studi di Bergamo

Stefania Consonni insegna Lingua e linguistica inglese all'Università degli studi di Bergamo. Si occupa di paradigmi testuali e narratologia; semiotica del linguaggio verbale e visivo in prospettiva sistemico-funzionale; processi di risemiotizzazione; teoria e storia della spazializzazione e della multimodalità; analisi critico-culturalista della discorsività, del metadiscorso e della comunicazione specialistica; teoria e storia del romanzo; morfologia, tipologia, semiotica, pragmatica ed epistemologia dei generi nel discorso scientifico, accademico, artistico, estetico, letterario, procedurale, mediatico e ludico. Fa parte del Centro di Ricerca sui Linguaggi Specialistici (CERLIS), del team di ricerca UniBg Eye-Tracking Lab, del consorzio interaccademico CLAVIER-Corpus and Language Variation in English Research, e della redazione di diverse riviste, fra cui JCaDS-Journal of Corpora and Discourse Studies (University of Cardiff), CERLIS Series e Ibérica (European Association of Languages for Specific Purposes).

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Pubblicato

03-06-2024

Come citare

Cleto, F., & Consonni, S. (2024). Terzo movimento. Rigenerazione . Elephant & Castle, (32), 2–21. https://doi.org/10.62336/unibg.eac.32.524