Primo movimento. Azione

Autori

  • Fabio Cleto Università degli studi di Bergamo
  • Stefania Consonni Università degli studi di Bergamo

Parole chiave:

Movimento, Generazione, Storia, Narrazione, Trasformazione

Abstract

Il movimento è una metafora spazio-temporale senza la quale la nostra cultura visiva e linguistica non sarebbe pensabile. Funzionalità, dinamismo, cambiamento e relazionalità sono solo alcune delle sfaccettature che la nozione di movimento codifica nella nostra esistenza materiale, simbolica e sociale. Spostamento, motricità, emotività; mobilitazioni socio-politiche, mutamenti socio-culturali; manifesti creativi e artistici; morfologie del linguaggio architettonico, plastico, musicale, cinematografico, geometrico in senso lato; figure della semiotica, della testualità e della teoria critica. E ancora catene, filiere, percorsi, traiettorie, manovre di segni, codici e rappresentazioni testimoniano la vitalità delle dinamiche esperienziali, comunicative e creative dell’essere umano. Nel primo dei tre numeri dedicati a questa rete di relazioni ci occupiamo di Generazioni, storie, trasformazioni. In chiave storico-sociale, ragioniamo sul moto implicato da una successione esperienziale che assume una specifica forma semantico-generazionale, trasformando le coorti anagrafiche in comunità di memoria e di senso, presentificando l’esistenza in termini di tensione, antagonismo e/o trasmissione, di scarto fra immaginari, e di articolazione di storie individuali e memorie collettive.

Biografie autore

Fabio Cleto, Università degli studi di Bergamo

Fabio Cleto insegna Letteratura Inglese, Storia culturale e Transmedialità all’Università degli Studi di Bergamo, dove dirige l’ORA – Osservatorio sui Segni del Tempo. Si occupa di storia del presente, cultura visiva, teoria queer, politica della rappresentazione e medialità. Fra i suoi lavori: Camp: Queer Aesthetics and the Performing Subject (University of Michigan Press 1999), Percorsi del dissenso nel secondo Ottocento britannico (ECIG 2001), PopCamp (2 voll. Marcos y Marcos 2008), Opale violetto verdeoro (ECIG 2012), Intrigo internazionale. Pop, chic, spie degli anni Sessanta (ilSaggiatore 2013), Fuori scena. Gli anni Zero e l’economia culturale dell’osceno (ECIG 2014) e Tempo di serie. La temporalità nella narrazione seriale (con Francesca Pasquali, Unicopli 2018).

Stefania Consonni, Università degli studi di Bergamo

Stefania Consonni insegna Lingua e linguistica inglese all'Università degli studi di Bergamo. Si occupa di paradigmi testuali e narratologia; semiotica del linguaggio verbale e visivo in prospettiva sistemico-funzionale; processi di risemiotizzazione; teoria e storia della spazializzazione e della multimodalità; analisi critico-culturalista della discorsività, del metadiscorso e della comunicazione specialistica; teoria e storia del romanzo; morfologia, tipologia, semiotica, pragmatica ed epistemologia dei generi nel discorso scientifico, accademico, artistico, estetico, letterario, procedurale, mediatico e ludico. Fa parte del Centro di Ricerca sui Linguaggi Specialistici (CERLIS), del team di ricerca UniBg Eye-Tracking Lab, del consorzio interaccademico CLAVIER-Corpus and Language Variation in English Research, e della redazione di diverse riviste, fra cui JCaDS-Journal of Corpora and Discourse Studies (University of Cardiff)CERLIS Series Ibérica (European Association of Languages for Specific Purposes).i 2012).

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Pubblicato

15-11-2023

Come citare

Cleto, F., & Consonni, S. (2023). Primo movimento. Azione. Elephant & Castle, (30), 2–15. Recuperato da https://elephantandcastle.unibg.it/index.php/eac/article/view/459