No 29 (2023): Gianni Celati et l'art de la traduction
a cura di Marco Belpoliti (Università degli studi di Bergamo), Gabriele Gimmelli (Università degli studi di Bergamo) e Marina Spunta (University of Leicester)
Un numero monografico in ricordo di Gianni Celati (1937-2022), che rende omaggio alla sua opera e alla sua poetica adottando un approccio nuovo, che pone al centro la sua pluriennale attività di traduttore. Attraverso saggi e testimonianze, il numero mette a fuoco la particolare idea di traduzione proposta da Celati, da sempre intesa come parte integrante di una tradizione culturale che vada oltre i confini dell’autorialità, verso un’idea di dialogo fra i testi. Il numero intende al tempo stesso inserirsi nell’attuale rivisitazione degli studi sulla traduzione: iscrivere l’opera di Celati in un più ampio discorso teorico rivela infatti come la sua pratica traduttiva appaia in linea con i punti nevralgici dei più recenti sviluppi del dibattito sull’argomento.